Le api solitarie dormono? Non posso rispondere con certezza a questa domanda e non so se qualche entomologo abbia fatto ricerche sul loro sonno.
Ho potuto però constatare di persona che le nostre piccole amiche passano parte del loro tempo inattive, quasi in uno stato di trance. In quei momenti è molto facile avvicinarle perché per loro il mondo esterno non esiste più.
Questi imenotteri hanno inventato dei metodi molto curiosi e simpatici per riposarsi: alle piccole andrene, ad esempio, piace fare la siesta nelle ore più calde della giornata. Le corolle dei fiori in questo caso diventano comodissime culle, perfette per consentire agli ospiti di abbandonarsi al sonno ristoratore e per fornire loro una ricca colazione a base di nettare quando si risvegliano.
Altre piccole api solitarie come le antofore o i megachilidi hanno un modo molto meno comodo, ma molto più spettacolare, di dormire: si fissano con le mandibole all’estremità di un fiore o un filo d’erba, allineano perfettamente zampe e antenne e quindi cadono in trance.
Ci sono infine altri imenotteri apoidei che sono solitari solo di giorno, ma per passare la notte preferiscono raggrupparsi, anche se in questo modo le liti per accaparrarsi i posti migliori sono assicurate. È il caso ad esempio dei maschi di Halictus ritratti nella foto successiva.
Spero con queste foto di aver reso le api solitarie un po’ più simpatiche; sicuramente, oltre ad essere insetti utilissimi per l’impollinazione, sono anche molto interessanti da osservare.
Se vi trovate a passeggiare su un prato fiorito al tramonto, non mancate di seguire il volo di qualcuna di loro: con un po’ di fortuna potrete osservare anche voi questi piccoli insetti che si godono il meritato riposo.
Bellissimo articolo Marco!
Grazie Nilva!
Ottime foto per un comportamento che non conoscevo!
Grazie Luciano; l’osservazione di questi animali continua tuttora a riservarmi tante sorprese, nonostante tutti gli anni che ho trascorso a studiarli….
Sempre un piacere i tuoi racconti e le tue foto
Grazie a tutti!
Complimenti articolo molto interessante documentato da splendide foto 😉