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Quattro passi in paradiso

Uno dei posti che non smette mai di stupirmi e regalarmi emozioni è il Parco del Gran Paradiso che ho la fortuna di non avere troppo distante da dove abito. Evadere dal caos, dal rumore della città e raggiungere questi luoghi per me significa rinascere. Luoghi che con i suoi immensi paesaggi nella natura mi riempiono il cuore e mi danno pace. Ogni stagione ha il suo fascino e non e diffice fare incontri con la fauna locale. Basta fare qualche passo dove i rumori che si sentono sono quelli del vento fra gli alberi o dove i richiami degli uccelli solcano l’aria e provabilmente incontrerai uno degli abitanti del parco. In primavera quando la neve si sta sciogliendo e inizia a crescere rigogliosa l’erba con i suoi fiori, le marmotte fanno capolino e iniziano le loro scorribande con le insostituibili vedette che lanciano fischi all’avvicinarsi del pericolo. L’aquila solca alto il cielo in cerca di prede e ogni tanto si riesce a vedere passare più in basso il gipeto. Gli stambecchi scendono più in basso in cerca di cibo mentre i camosci si tengono a distanza diffidenti. Con l’arrivo dell’estate i piccoli delle marmotte giocano nelle vallate rinfrescate dall’altidune e i gracchi alpini volano tra le rocce in piccoli gruppi. Gli ermellini ormai hanno cambiato la loro livrea e ora sono sul marroncino.  La volpe magra per il duro inverno si fa vedere alla ricerca di qualcosa da mangiare mentre l’aria profuma dei fiori selvatici e di vita. Sulle piante sono ricresciute le foglie verdi e i laghi riflettono le nuvole e colori azzurri delle nuvole creando una atmosfera a dir poco magica. Con l’arrivo dell’autunno tutto inizia colorarsi di arancione  e rosso, come un dipinto sulla tela di un quadro. I protagonisti di questi paesaggi sono i camosci che in piccoli branchi si aggirano mangiando erba e foglie. vari passeriformi e scoiattoli fanno le ultime scorte prima dell’inverno. Poi con l’arrivo della neve tutto si ricopre di silenzio e il ghiaccio ricopre i laghi. I camosci si avvicinano alle case dove è più facile trovare qualcosa da mangiare mentre gli stambecchi sono in alta quota. Questo è un periodo di pausa dove la natura pare dormire preparandosi per il nuovo ciclo vitale. Il paradiso forse non è così lontanto ma solo a un paio di ore da casa mia.

Marco Cairotti
Marco Cairotti
La natura è la mia principale fonte di ispirazione. Mi emoziona e mi fa sentire vivo. Nei miei scatti tento di trasmettere queste emozioni e di fare quanto è meravigioso il mondo che ci circonda al di fuori delle metropoli. Spero con le mie immagini di riuscire sensibilizzare più persone nel rispetto di queste meravigliose creature ricordando che spesso gli intrusi siamo noi.
http://www.cairottimarco.com

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